COSA SONO LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI
Grazie alla direttiva RED II, poi aggiornata con la RED III, cittadini, PMI ed enti locali possono installare impianti a energia rinnovabile e usarla per il proprio consumo. L’obiettivo è arrivare al 45% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, rendendo l’Europa più sostenibile e indipendente.
La direttiva prevede anche procedure più semplici per installare impianti come fotovoltaico ed eolico, incentivando l’uso dell’energia verde. Con l’autoconsumo virtuale, l’energia prodotta può essere condivisa tra più utenti, con incentivi economici garantiti per 20 anni.
Questo porta vantaggi economici, ambientali e sociali sia ai partecipanti che alle comunità locali, favorendo una transizione energetica più equa e veloce. Nuove piattaforme digitali faciliteranno l’accesso a queste opportunità in tutta Europa.

Le Comunità Energetiche di People Energy: un nuovo modello di energia condivisa in Calabria
People Energy sta rivoluzionando il panorama energetico calabrese attraverso la creazione di numerose Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), strumenti fondamentali per l’autonomia energetica e la sostenibilità ambientale. Questi progetti rappresentano un esempio concreto di innovazione, partecipazione attiva e collaborazione tra cittadini, enti pubblici e aziende. A queste iniziative già attive si affiancano molte altre attualmente in fase di approvazione, segno di un impegno concreto e diffuso per un futuro energetico più pulito e partecipato.
Comunità Energetiche già attive:
- Acri
- Albidona
- Ardore
- Domanico
- Rocca Imperiale
- Roseto Capo Spulico
- Sant’Agata del Bianco
- Terranova Sappo Minulio
- Palazzo HI.TECH
- GBL Powergrid (Brogna)
- COREMO
E molte altre sono in fase di approvazione
Cosa cambia con la RED III?
La RED III, ovvero la terza revisione della Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili, segna una svolta fondamentale verso la transizione energetica. L'obiettivo è promuovere un sistema energetico più sostenibile, decentralizzato e partecipato, mettendo cittadini, imprese e comunità al centro del cambiamento.
Promozione della generazione distribuita
La RED III incentiva la creazione di impianti di energia rinnovabile su piccola scala, come pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni, piccole turbine eoliche e impianti a biomassa. Questo favorisce un modello di generazione distribuita, dove l'energia viene prodotta vicino al luogo in cui viene consumata, riducendo le perdite di rete e aumentando l'autosufficienza energetica.

Autoconsumo collettivo e condivisione di energia
Grazie alla RED III, diventa possibile creare micro-reti locali in cui più soggetti – famiglie, condomini, aziende o enti pubblici – possono condividere l'energia prodotta da impianti comuni. Questo è il principio dell'autoconsumo collettivo, che permette una gestione più equa ed efficiente dell’energia rinnovabile.

Quando è possibile costituire una Comunità Energetica Rinnovabile?
Per costituire una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è necessario rispettare alcuni requisiti tecnici e normativi. Il principale è che ogni singolo impianto fotovoltaico (PV) non deve superare 1 MW di potenza. Inoltre, tutti i membri della comunità devono essere connessi alla stessa cabina di trasformazione da Alta a Media Tensione (AT/MT). Questo garantisce che l’energia prodotta venga effettivamente condivisa a livello locale.
Quali sono i vantaggi?
Entrare in una CER permette di:
- Accedere a incentivi economici garantiti per 20 anni;
- Contribuire alla sostenibilità, riducendo l’uso di fonti fossili;
- Valorizzare il territorio, creando benefici economici e ambientali per la comunità.
Riprendiamo qui sotto alcuni punti di sintesi:
La Comunità Energetica
Consumatori e Produttori di energia nella stessa rete di alta/media tensione possono aggregarsi nella forma di comunità per condividere l’energia prodotta dagli impianti detenuti dalla comunità stessa;
Potranno essere parte delle comunità anche impianti di proprietà di soggetti diversi dalla comunità purché gli impianti siano nella stessa rete di alta tensione e detenuti dalla comunità che li ha a disposizione per la condivisione dell’energia immessa in rete;
Per identificare le reti di alta tensione sulla quale sviluppare le comunità i distributori dovranno pubblicare nel sito l’estensione delle reti;
CHI SONO I DIRETTI INTERESSATI
STRUTTURE PUBBLICHE
Comuni ed enti locali che vogliono ridurre i costi delle forniture pubbliche o attuare progetti di efficientamento e razionalizzazione dei servizi (illuminazione pubblica, mobilità elettrica, ecc.), possono accedere a soluzioni innovative e sostenibili per migliorare la gestione energetica e ottimizzare le risorse.
PROSUMER DOMESTICI E COMMERCIALI
Produttori, domestici o commerciali, interessati non solo al risparmio energetico, ma anche a contribuire all’acquisto dell’impianto fotovoltaico da installare sul proprio tetto/lastrico, con l’obiettivo di ottenere una remunerazione certa e stabile del capitale investito nel tempo.
CONSUMER DOMESTICI E COMMERCIALI
Consumatori, sia domestici che commerciali, che desiderano ottenere un risparmio grazie all’autoconsumo virtuale di energia rinnovabile prodotta dalla Comunità Energetica, sfruttando i benefici di un sistema condiviso e sostenibile.
INVESTITORI PUBBLICI E PRIVATI
Aziende locali associate alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che desiderano investire nel progetto per ottenere una remunerazione certa del capitale e, al contempo, ridurre la propria impronta di carbonio, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico.
Gli incentivi alla Comunità Energetica
Gli impianti appartenenti alla comunità energetica, o convenzionati con essa, potranno accedere a un incentivo del 40% per comunità energetiche in città con meno di 30000 abitanti, verificare importo degli incentivi erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) alla comunità stessa.
L’incentivo è composto da due elementi distinti:
- Tariffa incentivante per l’energia condivisa tra i membri della comunità, definita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Attualmente, l’incentivo può arrivare fino a 110 €/MWh, con una validità garantita per 20 anni;
- Valorizzazione dell’energia condivisa, che comprende il rimborso dei costi evitati legati alla trasmissione, distribuzione e perdite di rete, grazie all'autoconsumo virtuale all'interno della comunità.
Questi incentivi mirano a promuovere la condivisione locale dell’energia rinnovabile, riducendo i costi per i partecipanti e favorendo lo sviluppo di un modello energetico più sostenibile e decentralizzato.
Ma quando è possibile costituirsi Comunità Energetiche Rinnovabile e quali i vantaggi?
La definizione di Comunità Energetica Rinnovabile (CER) si basa su alcune condizioni essenziali, senza le quali non è possibile costituirla:
- Gli impianti di produzione da fonti rinnovabili possono avere una potenza complessiva fino a 1 MW (1.000 kW), in base alle nuove soglie introdotte dalla normativa vigente;
- L’energia prodotta deve essere autoconsumata virtualmente all’interno della comunità oppure immagazzinata tramite sistemi di accumulo (batterie);
- L'area geografica della comunità è quindi identificata in base ai punti di connessione degli utenti alla rete elettrica, purché siano sotto la medesima cabina primaria;